Qualche settimana ero in rifugio a svolgere il mio turno settimanale come volontaria. Ultimamente mi occupo dei “piccoli”, che sono sistemati in un settore tutto per loro, un angolo verde soleggiato ma pure protetto dall’ombra degli alberi che è una delle zone che mi piacciono di più. Mi pare che quel riquadro di erba e alberi doni serenità, alle persone così come ai cani. Anche al piccolo Scotty, che da un po’ di anni osserva di soppiatto erba, alberi, volontari e i suoi vicini di box, con un misto di paura e indifferenza che si porta dietro da quando è arrivato, pur avendo fatto anche moltissimi progressi.
Quel giorno pensavo che fosse rintanato sul fondo della cuccia, come lo trovo spesso da quando mi occupo di lui, a guardarmi con quegli occhietti profondi che non sanno se darti fiducia oppure no… e invece ho scoperto che non c’era proprio dentro la cuccia perché finalmente era stato adottato. Scotty ha trovato una casa!
Alla notizia, sono stata colta anch’io da un mix di emozioni contrastanti, proprio come lui. Gioia ma anche dispiacere, gratitudine ma anche delusione. Soddisfazione per un’adozione andata a segno e tristezza per una presenza cui mi ero affezionata e che non troverò più il mercoledì mattina. Questo ho provato mentre raccoglievo e portavo via dal box quelle che sono state le sue ciotole, le sue coperte e il suo cuscino.
Ci si sente così quando viene adottato uno dei cani che preferisci, quello che ti fa ridere e intenerire più di tutti, quello che ti sembra più speciale degli altri? Probabile, a me è successo con Scotty. Un cane forse non facile da notare, che a causa delle sue ansie sembrava estraneo quasi a tutto e a chiunque ma che era capace di minuscoli slanci pacati, come correre a ripararsi vicino alle mie gambe quando qualcosa di “tremendo” – uno sconosciuto, un rumore strano, un altro cane – lo atterriva. Da quel modo tutto suo che ha di dimostrare simpatia credo che sotto sotto Scotty sia un cane che ancora desidera un “riferimento”, proprio in ragione del suo passato, dei suoi timori e delle sue diffidenze.
E questa persona è arrivata anche per lui, lo ha visto e lo ha scelto in barba al suo super potere dell’invisibilità. Potere sconfitto grazie a un incontro prezioso del quale voglio essere e sono contenta. Perché Scotty si meritava di avere una nuova famiglia in grado di infondergli speranza verso gli esseri umani. Ciao Scotty, vorrei rivederti ancora prima o poi, ma quasi quasi mi auguro di non riconoscerti, tanto diverso sarai diventato, tanto sicuro di te e tanto felice.