E’ una delle adozioni più difficili quella del cane non in salute, che diventa pressochè impossibile se la malattia è di quelle che “si vedono”: non solo una mutilazione o una zoppia, ma anche una semplice chiazza di pelo mancante bastano spesso per escludere la possibilità di un affido.
E, invece, Bob ce l’ha fatta! All’improvviso, il 4 settembre se ne è andato dal rifugio in compagnia di una persona splendida, che ha già adottato, in passato, cani che richiedevano cure e attenzioni particolari. Sedici anni, di cui 11 passati in rifugio, già rendevano Bob poco “attraente”: ma ad azzerarne l’adottabilità erano soprattutto le malattie di cui soffriva da anni. Rogna rossa, allergia alle punture delle pulci e foruncolite sono patologie importanti, con ricadute molto evidenti anche sul suo aspetto: eppure, quando ci si imbatte in una persona davvero speciale, tutto questo perde di importanza e – proprio come gli umani dovrebbero fare con i loro simili “differentemente abili”- da qualche giorno il cane malato è diventato semplicemente “un cane” da amare e rispettare.
In questi giorni, si sono conclusi positivamente anche gli accertamenti post-affido per le adozioni di Teddy e Martin.
Teddy, beagle di 3 anni, dopo soli due mesi di permanenza in rifugio, dal 18 luglio è il nuovo membro di una famiglia di Santa Giustina: vivrà con due bimbi piccoli e un altro cane ed i presupposti perchè la sua esuberanza trovi, finalmente, possibilità di essere sfogata ci sono tutti.
Sempre a luglio ha lasciato il rifugio Martin, un meticcio bianco e nero di 4 anni, abbandonato in canile nel giugno di quest’anno. E’ andato a Seren del Grappa, affidato ad una famiglia che ha già un altro cane: alterna passeggiate a rilassanti momenti casalinghi.