Storie di adozioni: Ariel e Stefano

Storie di adozioni: Ariel e Stefano

Non c’è nulla da premettere o da aggiungere alla narrazione che Marina ci ha inviato e che ben racconta la bella adozione di Ariel, abbandonata in rifugio il 3 febbraio dell’anno scorso ed adottata otto mesi dopo da una coppia del capoluogo.

Ariel nella sua postazione preferita

“Il 29 ottobre 2019 – dice Marina – la mia vita e quella di mio marito Stefano è cambiata notevolmente per l’arrivo nella nostra casa di una cagnolina di taglia media di nome Ariel. Nel mese di Luglio dopo un doloroso iter tra esami e veterinari ho dovuto applicare l’eutanasia alla mia Luna, una cagnolina di taglia media, meticcia di soli dieci anni. Ero devastata dentro, perché mi mancava un piccolo essere che mi aveva donato gioia, ma soprattutto tanto amore incondizionato. Non volevo saperne di prendere nessun altro animale, finchè non si fosse rimarginata la ferita. Ma certe ferite non si rimarginano mai, possono affievolirsi, ma rimangono sempre lì nel tuo cuore, specialmente per chi come me fin da piccola aveva sempre messo al primo posto gli animali rispetto agli esseri umani/disumani.”

“Un giorno – prosegue Marina – mio marito mi mostra la foto della cagnolina, che una sua collega, socia di Apaca, gli aveva mostrato. Dovetti superare per un attimo una certa riottosità, perché mi sembrava ancora troppo presto. Quando la vidi un sorriso si disegnò sul mio viso: la piccola aveva un musetto molto simpatico, come quello dei cagnolini dei fumetti, dolce e molto furbetto. Non è stato facile passare il suo esame e avere il suo nulla osta e fino alla fine non credevo di poterci riuscire, ma quando quella mattina del 29 ottobre l’ho vista salire entusiasta in macchina il mio cuore ha avuto un sussulto di gioia”.

“Ariel – conclude Marina – ha riempito un grande vuoto e se non l’avessi soprattutto in questi giorni abbastanza grigi non so proprio come avrei potuto fare. Una sua caratteristica molto simpatica è quella che ti “racconta” tante cose; infatti, la mattina o quando manchiamo per due o tre ore, quando ci vede” pigola” come se volesse sgridarci e dire cosa ha passato nel tempo che era sola. Con la sua sensibilità molte volte mi lascia attonita e la sua intelligenza è fuori discussione. Il suo incondizionato amore, come ogni amico a quattro zampe, a volte mi commuove e sono felicissima che sia entrata nella mia vita”.