Storie di adozioni: Tago e Giuseppe

Storie di adozioni: Tago e Giuseppe

Per tutti i cani la vita in rifugio può essere dura, ma per alcuni, forse, lo è di più o almeno così lasciano intendere: Tago, beagle di 4 anni scaricato in canile a maggio dello scorso anno, era tra i più insofferenti alla “solitudine” del box e, per un mese intero – tanto è durata la sua permanenza in rifugio – lo ha dimostrato abbaiando ininterrottamente per ore, richiamando i volontari che si allontanavano dopo averlo coinvolto in giochi e passeggiate.

Tago lungo uno dei tanti sentieri che percorre con Giuseppe e Patrizia

Fortunatamente, Patrizia e Giuseppe hanno visto Tago nella bacheca web del rifugio e, nel giro di pochi giorni, il percorso di adozione è stato concluso.

Immaginavamo che Tago sarebbe stato un compagno affettuosissimo e che avrebbe ricambiato con l’allegria e la socievolezza la famiglia che lo ha scelto come compagno di vita. Ma, forse, Tago è andato oltre con questa famiglia che gli sta dando esattamente ciò che lui desidera, alternando momenti di relax a passeggiate molto stimolanti nei boschi, in campagna e perfino al mare.

“Avremmo voluto dire che Tago è il sorriso della nostra vita – dicono Patrizia e Giuseppe – Ma non è così: lui è la risata. È l’entusiasmo e la sfrenata gioia di vivere”. Ed è una gioia contagiosa, che fa bene al cane ma anche a chi vive con lui: ma Tago sa andare oltre l’allegria per arrivare dritto al cuore dei suoi amici umani. “Ci sarebbe troppo da dire – raccontano i coniugi Rizzo – ma una cosa, però, a quanti sostengono che gli animali non hanno sentimenti, la vogliamo raccontare. Abbiamo portato Tago (con fatica, perché il suo istinto di cacciatore ci trascina a destra e a manca e lui è 21 kg. di muscolatura) lungo un sentiero, fino a raggiungere una vasta piana innevata. Dopo qualche momento di gioco, si è fermato. Ha guardato intorno. Ha guardato noi…ed ha lanciato il suo latrato di gioia. Era felice, Vita nella Vita, e ce l’ha fatto sapere!”