Un grande pericolo per il lupo: le bufale!

Un grande pericolo per il lupo: le bufale!

«Se non ci fosse stata la discesa non so cosa sarebbe successo. Mi hanno inseguito due lupi» ha dichiarato mercoledi scorso alla stampa locale M.V., cinquantottenne ex poliziotto, che percorreva in bicicletta una strada di Tassei. “Ho visto qualcosa di grigio. E secondo me quei due animali erano dei lupi. È successo tutto in pochi secondi: mi hanno visto, mi hanno ringhiato e si sono lanciati all’inseguimento». E ancora: «se mi prendevano ero morto…non si possono lasciare due lupi così in libertà, bisogna fare qualcosa».

Oggi la smentita della Polizia provinciale. Infatti, dalle verifiche fatte «sono emersi elementi concordanti che portano ad attribuire l’episodio descritto all’azione di due cani incustoditi» e ancora: «ulteriori testimonianze riferiscono di avvistamenti recenti, avvenuti nella stessa zona, di un cane di razza pastore tedesco varietà “grigione” accompagnato da un cane meticcio lupoide di dimensioni inferiori, di colore scuro».

Soprattutto nella fase iniziale della convivenza – quando la conoscenza e coscienza collettiva sono in lenta formazione – le bufale sono il nemico principale del Lupo. E un ciclista rincorso per essere sbranato è sicuramente tra le bufale che sono in grado di evocare le paure più profonde per un animale che, in realtà, non solo non ringhia all’uomo, ma anzi fugge quando lo vede.

E’ proprio da bufale come questa  – ancorchè grossolana e prontamente smentita – che può nascere una psicosi collettiva, che trova alimento nella scarsa conoscenza (ignoranza?) e cresce nel passa parola fino a degenerare in comportamenti che nulla hanno a che vedere con la razionalità, come sono stati, ad esempio, la cattura, l’avvelenamento, l’uccisione e l’impiccagione di un Lupo a una fermata dell’autobus di un piccolo paese del riminese all’inizio dello scorso novembre.

Ecco perchè la cosa più importante è dare informazioni corrette e vigilare che ciò avvenga sempre.