Venendo meno alla volontà di trasmettere notizie belle e ottimiste riguardanti l’universo canino, in questo periodo natalizio ci sentiamo in obbligo di scrivere un bilancio drammatico sulla violenza verso gli animali in Italia. Un articolo della Lega del Cane, infatti, ha riportato tutti i fatti violenti e crudeli che sono stati perpetrati contro cani e gatti in diversi luoghi del paese nel solo mese di dicembre, un mese che solitamente associamo a un’atmosfera calda, gioiosa, affettuosa e gentile. Anche nei confronti degli amici a quattrozampe. Quest’anno però vogliamo sottolineare quanto invece questi giorni vicini alla magia delle feste si siano potuti trasformare in un incubo per troppi animali. L’unica consolazione è che alcune storie hanno avuto un lieto fine, ma le circostanze rimangono comunque nerissime.
Ad Angri, in provincia di Salerno, un povero gatto è stato letteralmente scuoiato vivo: i volontari della Lega del Cane hanno tentato in tutti i modi di salvarlo ma per Leone – così era stato ribattezzato – non c’è stato purtroppo nulla da fare. A Castelvetrano, Trapani, Balù è stato colpito da un colpo di balestra: il cane fortunatamente è stato soccorso in tempo e curato. In provincia di Udine anche un micio è stato trovato con una freccia conficcata nel fianco e anche lui è stato salvato tempestivamente. In provincia di Cagliari un altro gatto non è stato così fortunato: lo hanno ucciso con colpi di arma da fuoco e buttato tra i rifiuti. Quasi la stessa sorte ha subito una gatta in provincia di Padova: impallinata, è stata salvata mentre si aggirava ferita in mezzo alla strada. A Bojano, provincia di Campobasso, un altro gatto, Gonzalo, è stato impiccato al cancello della casa dei proprietari, probabilmente come segno di avvertimento nei loro confronti. Argo e Fiamma, i due cani mascotte del rifugio Lago Verde sulle Alpi Cozie, sono stati uccisi a fucilate davanti al gestore durante una passeggiata nei boschi ed è ancora da chiarire se l’atto sia stato volontario oppure un incidente; chi ha sparato comunque – si pensa a un cacciatore – è fuggito facendo perdere le proprie tracce. La presidente della Lega del Cane, Piera Rosati, si dice molto preoccupata per questi numerosi reati che hanno visti coinvolti cani e gatti di tutto il paese e afferma che questo tipo di violenza ha radici nella cultura del dominio sull’altro, paragonandolo a quello contro le donne.
Questo Natale abbiamo voluto scrivere un pensiero meno allegro del solito ma doveroso, un contributo alla comprensione della situazione degli animali in Italia, adottati, amati, viziati e coccolati da una parte ma vittime di atrocità e crimini brutali dall’altra. Fare in modo di proteggerli, come fanno tutte le associazioni che si battono per la loro sicurezza e il loro benessere, compresa Apaca, è forse l’unico dono di valore che possiamo fare loro. E un impegno che dobbiamo e vogliamo sostenere tutti i giorni.