Un vocabolario tutto nostro

Un vocabolario tutto nostro

Come sappiamo bene, uno dei comportamenti più diffusi e premurosi delle persone che vivono insieme a un cane è parlare spesso e molto volentieri con gli amici a quattrozampe, intessendo monologhi affettuosi, piccati, spassosi e profondi di fronte a un musetto perplesso che non riesce ad afferrare tutto quel fiume in piena di parole. In diverse occasioni invece ci si limita alle istruzioni o ai comandi, quando si sta “educando” il proprio cane o in situazioni in cui l’animale deve mostrare una condotta civile: in quei casi la risposta pronta del cane fa davvero l’effetto di uno scambio che funziona come un dialogo. I cani infatti possono capire l’intenzione della comunicazione umana percependo il ritmo e l’intonazione della voce.

Secondo un recente studio condotto dall’università canadese Dalhousie University, i cani poi sarebbero in grado di comprendere in media circa ottantanove parole del linguaggio umano. Ma fra queste, quali vengono rivolte loro più spesso durante l’arco della giornata? Va premesso e tenuto in considerazione il fatto che per rispondere a questa domanda ci vorrebbe un sondaggio approfondito e molto esteso, il quale comunque non riuscirebbe a dare il quadro completo del numero, della varietà e della peculiarità delle parole che ognuno rivolge al proprio cane in momenti e contesti molto diversi tra loro, in condizioni in cui si è più allegri o stanchi o arrabbiati e in mille altre circostanze. In questo articolo quindi possiamo abbozzare una casistica totalmente astratta e generica, basata soltanto sull’esperienza e sulla quotidianità a contatto con i cani. “No” è certamente una delle parole più frequenti: quante volte viene ripetuta per evitare comportamenti inadeguati o per negare il permesso di fare qualcosa? I comandi “seduto”, “resta”, “terra”, “lascia” sono probabilmente quelli più utilizzati per l’addestramento ma anche durante le attività ludiche. “Giù” o “fermo” sono termini usati spessissimo con i cani più irruenti, la frase “vieni qui!” è un richiamo comune diretto a tutti, dai più ubbidienti ai più ribelli. “Aspetta” e “tieni” sono frasi rivolte al cane nel momento in cui gli si dà la pappa o qualche bocconcino di premio; “andiamo” e “a cuccia” sono invece quelle che si dicono di frequente per esortare il cane a uscire in passeggiata o per avvisarlo che è ora di ritirarsi. Oltre alle espressioni più generali e ricorrenti, ognuno condivide poi con il proprio cane un innumerevole insieme di vocaboli, frasi, nomignoli e codici che vanno a formare un personalissimo “lessico famigliare”, per citare la grande scrittrice Natalia Ginzburg. Come affermato poco sopra, non si potrà mai rendere conto per esteso di tutta questa mole di parole che vanno ad arricchire così in profondità il rapporto che una persona instaura con un cane. E voi, Amici di Apaca: quali parole pronunciate più spesso con il vostro cane?