Molti la conoscono, ma tantissimi non hanno mai alzato lo sguardo nel posto giusto e con la luce giusta per poter intravvedere nelle forme della roccia la sagoma di un cane.
La montagna è il Terne (detta anche Zimon de Terne), che si erge sopra le frazioni di Bolzano e Tisoi del comune capoluogo e che divide la Valle dell’Ardo dalla Val Medone. La cima – a 1794 mt- è una lunga cresta erbosa dalla quale si gode un bel panorama sulla Valbelluna e soprattutto sul gruppo della Schiara. Ma, vista da Tisoi, -soprattutto con le luci ed ombre giuste o quando l’innevamento marca di più i profili delle roccie- la montagna sembra davvero un San Bernardo o un Terranova, beatamente disteso e rilassato.
Non sono rare le occasioni di imbattersi – anche in Italia- in formazioni rocciose o naturali che ricordano le sembianze di animali e, in particolare, di cani: e spesso i comuni e le pro-loco non trascurano di valorizzarle anche a fini turistici. E’ il caso, ad esempio, della testa di cane a Capo Testa in Sardegna o del molossoide dell’Isola d’Elba.
Nel caso del Terne, invece, pochi conoscono la sua particolare conformazione e nessun cartello invita ad alzare gli occhi verso la vetta per scoprirvi il cane che vi è celato.
O forse è un incantesimo e a notare e ad apprezzare questa curiosità della natura possono essere solo le persone che…salutano prima i cani quando li incontrano insieme ai loro compagni umani e che ricordano subito il loro nome, ma hanno dimenticato quello del padrone. Se così fosse, noi siamo tra quelli che il Terne lo apprezzano…per il cane che vi è disteso.